Personal branding: cos'è e come si fa (con esempi)

Perché i clienti dovrebbero sceglierti? Il personal branding è una strategia che ti aiuta a far comprendere agli altri chi sei, cosa sai fare e perchè scegliere te. Ecco alcuni preziosissimi consigli da Alessandro Mazzù.
Personal branding
07 Maggio 2021
Perché i clienti dovrebbero sceglierti? Il personal branding è una strategia che ti aiuta a far comprendere agli altri chi sei, cosa sai fare e perchè scegliere te. In questa intervista Alessandro Mazzù ci ha dato dei preziosissimi consigli per fare personal branding.

Alessandro Mazzù da 15 anni è consulente marketing per diverse grandi e medie aziende italiane, formatore presso importanti scuole nazionali come il Sole 24 Ore e Università. Autore di 6 libri e ideatore di un podcast prossimo ai 75.000 ascolti.

✅ Se preferisci guardare la versione video, eccola:

Personal branding: come iniziare (consigli preziosi)

Perché i clienti dovrebbero sceglierti? Preziosissimi consigli con Alessandro Mazzù


Oppure se preferisci ascolta il podcast:


Personal branding: cos'è

La prima domanda che ci sorge spontanea quando parliamo di personal branding è sicuramente: ma cosa significa?
Il personal branding è il marketing applicato alla persona, ovvero consiste nell'avere una strategia con la quale far comprendere a clienti o potenziali clienti:

  • chi sei,
  • cosa fai
  • e perché dovrebbero sceglierti.

Se riesci a trasmettere e a far comprendere all'esterno questi 3 punti, riuscirai a differenziarti dai tuoi concorrenti, con un chiaro posizionamento, ed avendo un vantaggio competitivo rispetto agli altri.

Il termine personal brand ci può trarre in inganno e farci pensare che si tratti di qualcosa di complesso, in realtà tutti noi abbiamo già un nostro brand personale, per il solo fatto di avere un viso, un carattere o vestire in un certo modo. Quindi si tratta non di crearlo, ma di comunicarlo al meglio, attraverso una strategia sul web e fuori dal web.
Spesso si dice creare un personal branding, ma in realtà si tratta di ottimizzarlo, comunicarlo e migliorarlo, perché tutti ce l’abbiamo, ma molti se ne dimenticano.


Come fare personal branding

Fare personal branding è utile a chiunque, dal consulente digitale, all'imprenditore, al libero professionista 😊 Entrando però nel pratico, quali sono i passaggi che ci consentono di fare personal branding?

Partiamo da un punto semplice: lavorare sul chi siamo come esseri umani, perché prima prima di essere dei professionisti siamo delle persone, con un carattere, un modo di fare e di pensare. É importante capire se siamo persone introverse e taciturne, oppure simpatiche ed estroverse... Questo è il nostro punto di partenza.

Tutti questi aspetti, infatti, ci saranno poi utilissimi per il secondo punto che è quello della professione, cioè che cosa fai? Se penso ad una professione come il Social Media Manager, una soft skil importante è quella di essere una persona portata alle public relation. Per questo dobbiamo lavorare prima sulla persona: in base a come siamo noi caratterialmente, possiamo scegliere la professione che meglio ci rappresenta.

Dopo avere individuato la professione ci spostiamo pian piano verso il terzo punto che è quello del: perché dovrebbero sceglierci?
Sempre nell'esempio di prima del Social Media Manager, in Italia ce ne sono migliaia, perché un’azienda dovrebbe sceglierne uno piuttosto che un altro? Se noi non forniamo motivazioni sul perché siamo "diversi" - e qui entra in gioco il personal branding - le aziende non possono sceglierci.

👉 Attenzione: per diversi non voglio dire migliori o peggiori, ma semplicemente diversi. Posso essere specializzato solo sulle Meta Ads, oppure concentrarmi sull'utilizzo dei social media solo per il settore fashion e moda. In questo caso, le aziende nel settore moda o i negozi di abbigliamento potrebbero scegliermi perché sono già specializzato in quello specifico ambito.

Il “perché dovrebbero sceglierci” è un passaggio indispensabile, perché "se sei uguale ad un altro, uno dei due non è indispensabile".
Questi sono i tre passaggi fondamentali da seguire ✅


Personal branding: perché dovrebbero sceglierti

Se stai pensando: ok, mi è chiaro, ma "perché dovrebbero scegliere me?". Forse questo è il punto più difficile da snocciolare.

Perché molte volte non è semplice verticalizzarci, specializzarci, sebbene siano elementi indispensabili. Soprattutto quando si inizia a lavorare, si tende a fare un po' tutto, poi si arriva ad un punto in cui questo "po' tutto" non basta più, la concorrenza è tanta e si rischia di fare la cosa ❌peggiore del mondo: abbassare i prezzi e fare sconti pur di non perdere i clienti.

Il personal branding è esattamente l’opposto, ci consente addirittura di poter alzare i nostri prezzi perché le persone ci sceglieranno indipendentemente dal prezzo, vorranno lavorare con noi perché gli piace come comunichiamo, quello che diciamo e il nostro modo di lavorare.

Ci sono degli studi che dimostrano come le aziende e le persone scelgono persone o prodotti di cui sono innamorate, spendendo fino a x% in più rispetto al prezzo normale.

Quando applichi degli sconti alle tue "ore lavoro", ricorda che in quel modo non ti stai facendo apprezzare come professionista. Se lavorassi attentamente sul tuo personal branding, potresti alzare il prezzo e le persone comunque vorrebbero lavorare con te.
Poi ovviamente se non hanno il budget che tu chiedi è un altro discorso, però se possono sceglieranno te - pur facendo qualche sacrificio - perché vogliono te.

Ecco questa è l’essenza del personal branding ❤️


Esempi di personal branding

Per comprendere a fondo il potere del personal branding, nulla è più utile di osservare esempi concreti. Analizzare come professionisti, imprenditori o figure aziendali hanno costruito e comunicato la propria identità personale ti aiuta a cogliere strategie, ispirazioni e buone pratiche da applicare.
Proviamo ora a focalizzarci su qualche esempio di personal branding: prendi spunto ✨


Esempio di personal branding: Alessandro Mazzù

Il primo esempio è proprio il protagonista della nostra intervista: Alessandrò Mazzù, che si definisce "il consulente dei consulenti".

Alessandro: "Nel momento in cui ho iniziato a lavorare da solo, le prime richieste che mi sono arrivate erano proprio da parte di agenzie che avevano bisogno di una figura come la mia. I motivi erano vari: turnover di clienti troppo alto, processi di comunicazione interna non sono efficaci, non riescono ad alzare i prezzi dei loro servizi. Insomma sono vari i motivi per cui mi contattavano".


In questo modo Alessandro ha trovato questo posizionamento sul mercato che non ha nessuno: il consulente dei consulenti.


Esempio di personal branding: Giovanni Rana

Facciamo un altro esempio di personal branding, legato in questo caso ad una figura aziendale: Giovanni Rana.

Pur avendo un'azienda che lavora, produce, distribuisce, ad un certo punto ha deciso di metterci la faccia e quindi ha lavorato anche suo personal branding. La figura del nonno, la tavola imbandita, i bambini, un'atmosfera molto famigliare. Ha lavorato sul suo volto: quando pensi ai tortellini ti viene in mente Giovanni Rana. Non c’è un’età o una data per lavorare sul proprio personal branding, non è mai troppo tardi!


Personal branding: vantaggi

Il personal branding, come vedi, è un'attività che porta risultati e che aiuta sicuramente ad attirare nuovi clienti. Ma ci sono dei vantaggi specifici? Ne abbiamo identificati due:

  • poter alzare i prezzi
  • specializzazione e risparmio di tempo

Vediamoli nel dettaglio.


1. Prezzi più alti

In primis un grande vantaggio che abbiamo accennato prima, è il fatto di poter alzare i nostri prezzi - o comunque non dover fare sconti - perché le persone vogliono lavorare con te, vogliono acquistare i tuoi prodotti.

Facciamo un esempio: Alessandro Mazzù, nel suo caso, riceve il 90% di richieste di preventivo da parte di persone che lo conoscono, che hanno letto un suo libro, che lo hanno visto ad un evento o ascoltano i suoi podcast. E nessuno di loro ha mai chiesto sconti.
Il 10% di richieste di preventivo che arrivano ad Alessandro da persone che non lo conoscono e che magari hanno chiesto anche un preventivo ad altri professionisti, queste richieste NON vanno a buon fine.
Quindi il primo vantaggio di fare personal branding è sicuramente il poter alzare il prezzo, perché nel momento in cui dimostri il tuo valore, non è mai una questione di prezzo.


2. Specializzazione e risparmio di tempo

Un secondo vantaggio consiste nella verticalizzazione: lavorare sul personal branding ti permette di specializzarti, di differenziarti dai competitor.
Nell'esempio di prima del professionista che gestisce i social, se tu ti specializzi solo in Facebook, solo adv, solo in un settore, sarà molto più facile per le aziende di quel settore scegliere te. Ovviamente bisognerà capire se è un settore profittevole, ovvero se al suo interno ci sono aziende disposte a spendere.

Potrebbe sorgerti una riflessione: "ok, ma se io mi verticalizzo, perdo clienti!".
In realtà, volendo lavorare bene, per ogni cliente che prendi dovresti investire del tempo nello studio del settore, analisi di mercato, banche dati. Se lavori sempre nello stesso settore, con il primo cliente il tempo che investirai sarà maggiore, con il secondo un po' meno, con il terzo ancora meno e così via. Ad un certo punto arriverai in una sorta di break even point (punto di pareggio), per il quale tu potrai ottenere un grosso guadagno perché conoscerai così bene il settore che dovrai investire pochissimo.

Se invece cambi cliente ogni volta, con uno lavori nel fashion, con uno nel food, con uno nel travel, e vuoi lavorare bene, do per scontato che ogni volta devi ripartire da zero. L'investimento che farai sarà sempre importante e non massimizzerai mai il profitto dal singolo cliente.


Come differenziarsi dalla concorrenza

Sicuramente uno dei punti più complessi è capire in che modo ci si può differenziare dalla concorrenza.

Ottenere la differenziazione non è facile ed implica un duro lavoro. Quando all'inizio abbiamo parlato dei 3 punti per fare personal branding (chi sei, cosa fai e in cosa sei diverso), si tratta di un percorso lungo, impegnativo, ma alla fine si arriva sempre alla differenziazione e questo è il grande vantaggio di chi fa personal branding.

Non è un trucco o una magia, è solamente l'applicazione del marketing alla persona. Sappiamo bene che quando entriamo in un mercato abbiamo sempre di fronte le due scelte: o abbassiamo i prezzi per penetrare il mercato, o ci differenziamo dagli altri.

Con il personal branding hai la possibilità di percorrere la strada della differenziazione, perché chi inizia un percorso di sconti, ne resta intrappolato e nel momento in cui alza il prezzo non otterrà più nessun cliente. Quindi sarà costretto a mantenere i prezzi bassi, a prendere tanti clienti e a lavorare molto.

Puntiamo sulla qualità dei clienti, non sulla quantità: abbiamo un 20% dei clienti che produce l'80% del fatturato e un 80% dei clienti che produce solo il 20% del fatturato. Bisognerebbe avere il coraggio di eliminare l'80% dei clienti che produce solo un 20% del fatturato e dedicarci solo a quel 20% dei clienti fidelizzati (che producono l'80% del fatturato).
Questo ci consentirebbe di avere più tempo da investire su noi stessi - anche per prendere nuovi clienti - e questo 20% di clienti potrebbe aiutarci a raggiungere il 100%. persona_branding_clienti_fidelizzati

Strumenti per fare personal branding

Tutti gli strumenti in grado di inviare messaggi "personalizzati" che non "sparano nel mucchio" sono sicuramente utili. Perché?
Così come è importante differenziare la tua persona, è altrettanto importante lavorare con i clienti in modo differenziato, e non comunicare con tutti allo stesso modo.

I criteri di differenziazione possono essere tanti (fascia di spesa, luogo, età...), per cui se riusciamo a segmentare i clienti e inviare a ciascuno di loro un messaggio corretto stiamo dimostrando che ci preoccupiamo davvero per loro, che abbiamo a cuore loro e non sono semplicemente un numero a cui mandare un messaggio impersonale. personal_branding_segmentazione_clienti

Email marketing per il personal branding

L' email marketing è uno strumento che riesce a parlare in una dimensione one-to-one ed è indispensabile per fare personal branding. Quali sono i vantaggi dell'email marketing nel personal branding?

  • I costi sono bassi 👉 per esempio con Smshosting puoi inviare 15.000 email al mese a soli 19 € > vedi prezzi
  • Riesci a mantenere un rapporto nel tempo con i lead, cioè chi ti ha lasciato il suo contatto
  • Tieni traccia del comportamento degli utenti e comprendi quali sono gli argomenti che li interessano maggiormente, andando a monitorare i tassi di apertura e di clic delle email.

Un esempio di email marketing per il personal branding? Ecco la newsletter di Giorgio Taverniti, esperto di SEO e Google:

esempio_newsletter_personal_branding

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Social media per il personal branding

I social media, come ben sappiamo, sono un canale su cui è importante esserci, con costanza e dedizione. Ma qual è il social media più interessante per fare personal branding?

Generalizzando, potremmo affermare che LinkedIn è la piattaforma che meglio si presta a questo scopo, perché ha una parvenza più professionale rispetto alle altre. In ogni caso non è facile generalizzare, perché dipende da quello che facciamo nello specifico come professionisti.

Consiglio di Alessandro Mazzù: iniziare su LinkedIn. Poi se si ha tempo e voglia di usare anche le altre piattaforme, va benissimo. Ovviamente dipende dal pubblico a cui ci rivolgiamo: se è interessato più all'aspetto visivo Instagram potrebbe essere il canale giusto, se ho un pubblico più generico potrei usare Facebook.
In assoluto i social vanno bene tutti, l'importante è che li utilizziamo in modo strategico (es. non uso Tik Tok perché va di moda, ci deve essere un ragionamento ed un obiettivo dietro ogni azione).

Per concludere quindi, ti consigliamo di utilizzare i canali in cui è presente il tuo pubblico e in cui puoi effettivamente parlare e raccontare ciò che le persone vogliono ascoltare.


Content marketing per il tuo personal brand

Un altro aspetto importante da tenere in considerazione è la creazione di contenuti. Ma quali contenuti fare? Per esempio, i video funzionano molto bene, ma se non sono un canale che sentiamo nelle nostre corde, cosa fare?

Partiamo da un presupposto: se davvero vuoi fare content marketing, è importante partire da questa domanda "il mio pubblico è interessato a vedere video?"
In base a questa risposta, poi si può scegliere quali contenuti realizzare. Qualsiasi strumento che usiamo (audio, video, immagini, articoli) lo dobbiamo scegliere perché il nostro pubblico è interessato a quel contenuto.


Ed ora tocca a te!

Grazie mille Alessandro per il tuo prezioso intervento e per il tuo tempo 😊

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