LinkedIn Ads: come funzionano e quando usarle

Come funziona la pubblicità su LinkedIn, quali sono le scelte da prendere e e gli errori da evitare. Ecco la guida per fare Ads in LinkedIn.
Linkedin ads
11 Gennaio 2021
Come fare Ads in LinkedIn? Abbiamo intervistato Giorgio Venturini, consulente e formatore LinkedIn, per capire tutti i segreti delle LinkedIn Ads. Risponderemo a varie domande, tra cui come funziona la pubblicità su LinkedIn, quanto costa, quali sono le scelte più importanti da prendere e gli errori da evitare.

✅ Se preferisci guardare la versione video dell'intervista, eccola:

LinkedIn Ads: come funzionano e quando usarle

Come funziona la pubblicità su LinkedIn, quali sono le scelte più importanti da prendere e gli errori da evitare.

Come funzionano le Linkedin Ads

Marta: Io partirei andando dritta dritta al punto: come funzionano le LinkedIn Ads?

Giorgio: Grazie a tutti quelli che sono collegati, a suo tempo avevamo già parlato di come creare un profilo LinkedIn efficace, oggi ci concentriamo sul tema delle Ads. Se ne parla poco anche perché a volte ritenuto uno strumento costoso rispetto ai risultati. In realtà LinkedIn è cresciuto moltissimo negli ultimi tre anni con il cambio di proprietà ed ha affinato l'efficacia delle proprie Ads.
Ovviamente è necessario che - perché possano funzionare - le Ads lavorino insieme all'organico, con una serie di post che spieghino cosa fa l'azienda, i suoi valori, il suo modo di operare.

Ci sono quattro tipologie base di sponsorizzazioni su LinkedIn:

  • contenuto sponsorizzato - post che appaiono normalmente nel feed di LinkedIn che possono essere sponsorizzati, pago perché il mio post sia visibile a un determinato target
  • messaggi sponsorizzati - permettono di inviare un messaggio uno ad uno, quindi il singolo messaggio arriva a mio nome direttamente nella casella messaggi LinkedIn del mio target
  • annunci di testo
  • annunci dinamici

Dalla mia esperienza in questo momento io propenderei per utilizzare i contenuti sponsorizzati e i messaggi sponsorizzati, perché consentono di ottenere buoni risultati, anche su aziende che non hanno un brand forte.

LinkedIn Ads: primi passi

Giorgio: Proseguo mostrando dove si trovano le Ads in LinkedIn, le trovo all’interno dei prodotti e all’interno di questa tendina trovo la voce “Pubblicizza”:

Cliccandoci andiamo in una sezione dedicata alla creazione dell'account, ovvero il soggetto che andrà a pubblicare le eventuali Ads. Il menù è guidato e serve ad inserire delle informazioni base dell’azienda.
Una volta creato l’account posso realizzare un gruppo campagna, creare delle campagne e pubblicare degli annunci. I gruppi servono se gestiamo campagne per situazioni molto diverse tra di loro. Le campagne servono per gestire gruppi di annunci ed infine l'annuncio è la singola inserzione che vediamo pubblicata. Rispetto alle Facebook Ads come vedete non cambia molto, quindi chi ha dimestichezza con il Business Manager può tranquillamente usare le LinkedIn Ads.

LinkedIn Ads: quale obiettivo scegliere?

Giorgio: Quando iniziamo una nuova campagna, LinkedIn ti chiede di scegliere l'obiettivo. Perché stai facendo una campagna pubblicitaria? E ci sono tre macro-categorie tra cui scegliere: notorietà, considerazione e conversioni.

Marta: Sicuramente la scelta dell'obiettivo dipende da quello che vogliamo ottenere dall'Ads. Ma credi ci siano degli obiettivi più efficaci di altri? Quali ci consigli di utilizzare?

Giorgio: Come hai già detto tu dipende dai nostri obiettivi, magari vi spiego alcune logiche da cui si possano trarre le proprie considerazioni. Quello che cambia in modo sostanziale è come l’algoritmo andrà a promuovere la campagna.
Sulla notorietà del brand lui dirigerà la campagne su chi non ci conosce, chi non ha già fatto delle azioni nei nostri confronti.
Considerazione quando vorrò portare persone sul sito web o generare interesse verso qualche attività particolare.
Visualizzazione video parla da solo, cioè lui li si concentrerà su un target di utenza che è più avvezzo ad aprire video. LinkedIn farà la sua scansione e capirà chi guarda abitualmente i video e quindi lo privilegerà come target della campagna stessa.

Come ultima categoria di obiettivi abbiamo le Conversioni, che si riferiscono ad un livello di interazione più profondo: lead generation, conversioni sul sito e candidature (riguarda le campagne per promuovere annunci di lavoro).

In questo momento l'obiettivo che sta funzionando meglio nelle campagne che gestisco è la conversione sul sito web rispetto all'obiettivo visite, nel senso che effettivamente l'obiettivo conversioni porta a una conversione molto di più che l'obiettivo traffico.
Altro obiettivo che va molto bene su un pubblico freddo, che non ci conosce, è l'interesse.

LinkedIn Ads: audience e posizionamento

Giorgio: Il passaggio successivo è scegliere l’audience, ovvero i destinatari delle mie sponsorizzate. LinkedIn mi permette di decidere località, dati demografici, posizione lavorativa (questo molto interessante) ed altre specifiche. Io nelle prime campagne consiglierei di non andare su Audience troppo specifiche, partire un po' più ampi, per andare in un secondo momento a sistemare il pubblico.
Come vedete, sulla destra LinkedIn mi da una previsione di quanti utenti posso raggiungere con un determinato budget di spesa:

Marta: Anche su LinkedIn c’è la possibilità di fare remarketing, ovvero di mostrare le mie sponsorizzate a chi ha già visitato il mio sito web?

Giorgio: Si, c’è una fase dove si può generare un pubblico proveniente da altre audience, LinkedIn mi mostra anche dei pubblici suggeriti, ma sarei più prudente a usarli.

Formato annuncio

Giorgio: Nel passaggio successivo LinkedIn mi chiede che tipo di annuncio voglio fare e qui vengono mostrate una serie di proposte, dei post con una o più immagini, annuncio video, testuale, spotlight, annuncio follower e annuncio conversazione.

Marta: Hai una preferenza su questi formati?

Giorgio: Come dicevo prima, stiamo usando per i nostri clienti principalmente l'annuncio classico a immagine e video, oltre che le InMail, ovvero dei messaggi che io mando al mio utente.
Su LinkedIn devo valutare il mio investimento in relazione alla conversione, non base ai clic o visualizzazione. É necessario fare subito una valutazione sull’effettivo risultato della campagna, perché abbiamo delle metriche molto diverse rispetto a Facebook. Mi aspetto meno visualizzazioni, ma in percentuale un tasso di conversione più elevato rispetto a Facebook.

LinkedIn Ads: budget e pianificazione

Marta: passiamo ora al punto dolente, il budget 😅

Giorgio: Ma no Marta, vedrai che non è un punto dolente. Il mio consiglio principale è di non accontentarci di impostare un budget giornaliero, ma inserire anche il budget totale. Questo è molto importante, perché in caso contrario LinkedIn continua a spender soldi e magari te ne accorgi il mese successivo.
L'alternativa è quella di impostare la data di fine, ma non so mai se ho speso davvero il budget giusto, per questo conviene impostare il budget giornaliero e il budget complessivo.

Come impostare gli annunci LinkedIn Ads

Giorgio: Dopo questa fase si passa alla creazione del contenuto e LinkedIn chiede se creare un nuovo contenuto o sfogliare un contenuto esistente, magari un post già presente sul proprio feed. Il vantaggio di realizzare da zero un annuncio specifico dedicato alla sponsorizzata è quello di crearlo con la finalità giusta per questa campagna, mentre il vantaggio di pubblicizzare il contenuto che è già nel feed è quello di tenere di più gli utenti sulla mia pagina. Dipende dai nostri obiettivi, noi di solito utilizziamo post feed già esistenti perché sono costruiti bene.

In realtà è proprio questa la logica di approccio che dovremmo avere, creare dei post per il feed con l’idea che si possano sponsorizzare. E ricordiamoci che ogni post sulla pagina dovrebbe avere sempre una call to action, cioè una azione che l’utente deve compiere sul post, come magari il “contattaci”.

Quanto costano le LinkedIn Ads?

Marta: Si tende a dire che LinkedIn Ads costa tanto, puoi dirci se è vero e qual è secondo il budget idoneo per una campagna?

Giorgio: Direi che è leggermente più costoso di altri canali, ma ha un miglior ritorno in conversioni. É chiaro che se la campagna viene fatta senza i giusti criteri, si possono buttare dei soldi.
Per quanto riguarda il budget, diciamo che dobbiamo dare il tempo a LinkedIn di capire l'annuncio. Quindi direi che non vanno bene le campagne da 20 - 30€. Devo pensare ad una campagna che abbia una soglia di ingresso sui 100/150€. Il mio consiglio è di fare meno campagne, ma più ricche, piuttosto che tante piccole campagne spezzettate.

Errori da evitare nelle nostre LinkedIn Ads

Marta: Ci sono degli errori da evitare da tenere a mente?

Giorgio: Sicuramente la cosa da cui partire è il target, il pubblico. É essenziale impostare bene il target e poi verificare se il nostro pubblico esiste su LinkedIn. Non diamolo per scontato, specie in certi ambiti e in certe aree geografiche, non è detto che chi sto cerando sia effettivamente presente sul social. Quindi in primis ricerchiamo il pubblico ed accertiamoci che ci sia.

L’altro errore è pensare che LinkedIn sia solo volantino pubblicitario. Questo tendenzialmente non funziona, devo dare contenuti di valore, un contenuto che sia utile veramente a chi legge l’annuncio. Tipo : “ti spiego come puoi fare questa cosa meglio”.

In realtà su LinkedIn se non parlo di valore butto via i miei soldi. Non è per esempio adatto per fare una promozione o una vendita tipo saldi.
Un altro consiglio è sbirciare cosa fanno i concorrenti, magari seguendoli e vedendo i loro post.

Come aumentare i follower: il trucchetto

Per concludere andiamo con un piccolo trucchetto che ci aiuterà ad aumentare il numero di follower della pagina LinkedIn. Lo lasciamo spiegare direttamente a Giorgio, vai al minuto 39:15 del video 👇


Grazie Giorgio, ci hai dato delle informazioni molto utili!
CONTATTI DI GIORGIO:
email: giorgio@giorgioventurini.it
Conimpresa
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