Email deliverability: cosa significa (9 consigli per migliorarla)

La deliverability consiste nella "capacità" di consegnare le email ai destinatari, senza finire nello spam. Una cattiva deliverability "segna" in negativo la reputazione del tuo mittente email. Ecco 9 consigli per migliorare la deliverability delle tue campagne.
Deliverability
27 Luglio 2022
La variabile più importante da tenere in considerazione quando inviamo email è la deliverability, cioè la recapitabilità delle email stesse.
Per dirla in altre parole, se un'email non arriva a destinazione, non ci darà alcun risultato. La deliverability è la capacità di un'email di arrivare nella casella di posta elettronica del destinatario. Questo concetto si applica sia per le email transazionali - cioè quelle che vengono inviate in automatico quando l'utente compie una specifica azione, sia per l'email marketing.

In questo articolo approfondiremo insieme il significato di deliverability e capiremo quali sono i fattori che possiamo migliorare per aumentare la consegna delle email.

Iniziamo 💪

Se preferisci la versione video, eccola:

Deliverability delle email: cosa significa (e come migliorarla)

Cosa significa email deliverability e come migliorarla? Ecco 9 consigli!

Cos'è la deliverability e perché è importante

Come detto all'inizio di questo articolo, la deliverability consiste nella "capacità" di consegnare correttamente le email nella casella di posta in arrivo dei destinatari, senza finire nello spam.

Avere una buona deliverability è fondamentale per due principali motivi:

  • se i contatti non ricevono le email, non potranno aprirle e cliccarle, quindi non otterrai conversioni dall'email marketing
  • una cattiva deliverability "segna" in negativo la reputazione del tuo mittente email.

Cosa NON c'entra con la deliverability: la cartella Promozioni Gmail

Il fatto di comparire sulla tab "Promozioni" Gmail e non "Principale" non ha nulla a che fare con la deliverability. Se quando invii una newsletter finisce nella cartella Promozioni, sappi che non c'è nulla di strano o di sbagliato, anzi noterai che tutte le altre newsletter arrivano in quella tab.
Il motivo è semplice: Gmail riconosce che stai inviando una campagna di email marketing - perché il messaggio è inviato da un email marekting software come per esempio Smshosting - e lo inserisce nell'inbox più coerente con la tipologia di messaggio. deliverability_gmail

Potremmo pensare "mannaggia a Gmail", ma in realtà è un falso problema: la divisione in cartelle consente agli utenti di avere ordine e organizzazione nelle email. L'utente sa che cliccando sulla tab Promozioni, scopre offerte e contenuti per lui interessanti, perché sono aziende a cui ha lasciato il consenso.

Se queste email gli arrivassero nella cartella Principale, probabilmente le cancellerebbe senza aprirle, perché in quel momento gli creano "disturbo". Insomma, tutto sotto controllo quando le newsletter finiscono in Promozioni ✅

Come viene gestita la deliverability

Facciamo un passo indietro: per comprendere a fondo come funziona la deliverability è importante conoscere come viene gestita.

Chi decide quali email non recapitare? Questo compito è di quelli che chiamiamo "email provider" come Gmail, Yahoo!, Outlook, Libero, che si occupano di "filtrare" le email in entrata, con l'obiettivo di proteggere gli utenti dallo spam. deliverability_isp Cosa succede quando invii una campagna di email marketing con una piattaforma di invio massivo - in gergo ESP (Email Service Provider) - come Smshosting?

1 - Immediatamente dopo che hai cliccato sul tasto "invia" l'email viene presa a carico dall'ESP, cioè dall'email marketing software. Il primo controllo avviene proprio qui: una piattaforma di email marketing affidabile deve verificare le email in uscita ed assicurarsi che non sia SPAM.

2 - L'email arriva all'email provider come Gmail, Yahoo!, Libero. Per stabilire se un'email è rilevante o meno - e quindi decidere se recapitarla nella casella di posta in arrivo - gli email provider utilizzano specifici algoritmi, calcolati in base a vari fattori (che approfondiremo nei prossimi paragrafi).
Uno dei modi con cui il server identifica lo spam è l'IP check, ovvero il controllo dell'indirizzo IP del mittente, per vedere qual è la sua reputazione. Se un dominio o indirizzo IP è in blacklist, l'email non arriva nella casella di posta in arrivo, ma finisce direttamente in SPAM.

3 - A questo punto l'email provider stabilisce se l'email deve essere inserita nella casella "spam" oppure nella "posta in arrivo".

✅ La ricezione delle email non è scontata! É importante considerare e valutare se le tue campagne raggiungono gli utenti, e risolvere eventuali errori che impediscono una corretta deliverability.

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Come valutare la deliverability delle tue email

Quali sono i campanelli d'allarme che possono significare una scarsa deliverability? I principali sono 3:

  1. Elevato bounce rate, ovvero il numero di email che non è stato possibile recapitare diviso per il numero totale di email inviate
  2. Segnalazioni di spam da parte degli utenti
  3. Tassi di apertura molto bassi (il tasso di apertura medio è del 22%)

Dove puoi leggere questi dati? Quando invii una campagna con un email marketing software, hai a disposizione una serie di statistiche che comprendono queste informazioni.
Ecco per esempio come le vedi in Smshosting: deliverability_valutazione

La deliverability dipende in buona misura dal livello di interazione degli utenti con i tuoi messaggi: aprono le email? Cliccano sui link? Si disiscrivono? Cerca di mantenere un buon livello di engagement, è indice di un email marketing "in salute" 💪

9 consigli per migliorare la deliverability

Ci sono delle indicazioni per aumentare la possibilità che le nostre email vengano consegnate correttamente? E che gli utenti interagiscano con i nostri contenuti?
Certamente! Ecco 9 best practice che ti aiuteranno a recapitare le email nella posta in arrivo e non nella spam box.

1. Usa un mittente email riconoscibile

Ci sono due fattori che incidono sul tasso di apertura delle email: l'oggetto email e il mittente. La prima regola è usare un mittente riconoscibile, che aiuti il destinatario a capire subito di chi si tratta.

Oltre al nome mittente riconoscibile, usa un indirizzo email reale, a cui gli utenti possono rispondere. Per esempio:

  • nome mittente = Nome Azienda
  • email = info@nomeazienda.it

Volendo, puoi anche usare il nome reale di un dipendente, accompagnato dal brand. In questo caso renderai il messaggio maggiormente personalizzato. Ecco un esempio in cui l'azienda "OCEANSAPART" invia le newsletter da "Anna di OCEANSAPART" 👇 email_deliverability_mittente

Attenzione: NON utilizzare domini come gmail.com, yahoo.com, ecc. per le tue campagne. Di solito sono proprio questi indirizzi a venir bloccati dagli email provider stessi.

Non hai ancora un sito web e quindi un dominio?

  • Puoi acquistare a pochi euro un dominio e collegare un indirizzo email con servizi come Aruba o Serverplan
  • Una volta acquistato dominio, decidi quali indirizzi email desideri es. info@nomeazienda.it, news@nomeazienda.it etc.
  • Inserisci l'indirizzo che vuoi usare per l'invio di email marketing in Smshosting 👇

deliverability_mittente_email

2. Autenticazione del dominio

Gli email provider come Gmail o Yahoo! utilizzano delle tecnologie per identificare il dominio collegato al mittente email: se il dominio viene usato in maniera legittima, nel tempo acquisirà una buona credibilità. Più alta è la credibilità associata al dominio, meno saranno le problematiche di filtraggio.

Ma come autenticare il tuo dominio? Non è nulla di super tecnico, devi solo sapere dove hai acquistato il dominio (il tuo URL) oppure puoi contattare chi ti ha realizzato il sito web, saprà sicuramente aiutarti!

A questo punto dovrai inserire alcuni record DNS nel pannello di configurazione del dominio presso l'hosting provider dal quale è stato acquistato (Aruba, Register, GoDaddy, etc.).
Questa è l'unica azione che devi fare, ci occuperemo noi di configurare i protocolli di autenticazione (SPF e DKIM) per confermare ai client di posta elettronica la legittimità del tuo mittente e delle tue email.

Per autenticare il dominio ti basta seguire questo breve video tutorial dove ti guidiamo passo passo:

Come creare un MITTENTE email a prova di spam [TUTORIAL]

Come creare un mittente email autenticato? In questo video tutorial ti mostriamo come inserire i record DNS per autenticare il mittente e migliorare la consegna delle tue email.


L'autenticazione del dominio è molto importante, perché potrebbe capitare che gli spammer tentino di prendere il controllo del dominio per inviare email non autorizzate. Questo danneggerebbe la reputazione del tuo dominio, minando la deliverability delle tue email.

Ti basterà autenticare il dominio un'unica volta e il gioco è fatto ✅

Vorresti essere supportato nell'autenticazione del dominio? Crea un account gratuito Smshosting e contatta la nostra assistenza gratuita al numero 0437 30419 📞


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3. Raccogli i contatti in conformità al GDPR

Un altro aspetto da tenere in considerazione è sicuramente la fase di raccolta dei contatti.
❌ Una prima raccomandazione: non comprare lead, cioè non acquistare database di email. Perché?

Questi contatti non ti hanno concesso direttamente il permesso, ma lo hanno ceduto a terzi. Il rischio è quello di venir segnalati come "spam" - perché effettivamente non conoscono la tua azienda - e minare così la reputazione del tuo dominio.

✅ Il nostro consiglio è: raccogli i contatti con tutti gli strumenti per lead generation che trovi anche in Smshosting, ovvero:

  • form raccolta contatti
  • landing page
  • integrazione del form nel sito web (es. WordPress)
  • lead generation con Facebook Ads
  • qr code che porta l'utente in una landing page in cui lasciare i propri dati
  • tablet in negozio

Come vedi le possibilità per costruire le tue mailing list sono diverse. Con Smshosting hai inoltre la certezza di raccogliere i contatti a norma di GDPR, il regolamento europeo entrato in vigore il 25 maggio 2018 che disciplina il trattamento dei dati personali da parte di aziende ed Enti Pubblici.

4. Assicurati che le email raccolte siano valide

Quando raccogli email dei clienti, potrebbe succedere che erroneamente digitino l'indirizzo sbagliato oppure che alcuni indirizzi che hai in rubrica non siano più attivi.
In questo caso parliamo di bounce, cioè di email non consegnate per problemi legati all'indirizzo.

I bounce si distinguono in:

  • hard bounce, causati da e-mail non valide
  • soft bounce, relativi a problemi momentanei di consegna (es. casella di posta piena)

I bounce, soprattutto gli hard, danneggiano la reputazione del tuo mittente email e di conseguenza la deliverability delle tue campagne. Cosa fare?

In questo caso nulla, ce ne occupiamo noi 😊 Smshosting indentifica e ti segnala per ogni campagna i bounce, inserendo in automatico gli hard bounce in blacklist. Cosa significa? Nel prossimo invio, quegli indirizzi non saranno più utilizzati ✅

Consiglio: se vuoi prevenire che gli utenti ti lascino indirizzi email errati, usa il doppio opt-in, ovvero quel meccanismo che "obbliga" l'utente a cliccare sull'email per completare l'iscrizione alla newsletter, come in questo esempio di Pinterest: deliverability_double_optin

Con Smshosting attivare il doppio opt-in è semplicissimo, lo puoi impostare in fase di configurazione del form raccolta contatti: deliverability_optin


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5. Tieni pulite le liste contatti

Lo sapevi che i provider di posta come Gmail monitorano il livello di interazione dell'utente con le email? Se un contatto non apre le tue newsletter per 6-9 mesi, i filtri anti-spam le sposteranno automaticamente nella cartella SPAM. Questo ha un impatto negativo per la reputazione del tuo mittente email e si tradurrà in una minore deliverability.

Cosa fare?

1. Crea una lista filtrata di "inattivi"
Togli dagli invii gli utenti che non hanno aperto le campagne degli ultimi 6-9 mesi e imposta una campagna di re-engagement per riconquistarli. Se a questo punto non aprono ancora le email, ti consigliamo di eliminarli.

Per creare una lista di contatti inattivi con Smshosting vai nella sezione "liste filtrate" e crea un segmento di chi non ha aperto le ultime campagne 👇 deliverability_filtri_email_inattive

2. Semplifica la disiscrizione
La disiscrizione dalle newsletter non influisce negativamente sulla deliverability, anzi. Molti utenti segnano le email come spam perché non riescono a trovare il link di annullamento dell'iscrizione. Non deve succedere! ❌
Ricordati sempre: un utente disiscritto non è un problema, un utente che ti segnala come spam mina la reputazione del tuo mittente email.

💡 Importante: ricordati sempre di inserire nel footer email il link di disiscrizione (in Smshosting lo trovi già nei template email). Se non lo metti, la tua email potrebbe non partire o finire subito in SPAM.

deliverability_annulla_iscrizione

6. Non inviare email che sembrano SPAM

Come dicevamo all'inizio, i servizi di posta elettronica come Gmail o Libero hanno l'obiettivo di proteggere gli utenti dallo spam. I filtri anti-spam, tra le varie cose, analizzano anche il contenuto delle email, per verificare se i singoli messaggi contengono pratiche comunemente usate dagli spammer.

Come evitare di utilizzare inconsapevolmente contenuti "spammosi"? Semplicemente ti basterà conoscere cosa cercano i filtri anti-spam, in modo da evitarlo ❌

Link
Se possibile evita di inserire URL shortener, cioè di link abbreviati tipo bit.ly. Gli spammer li utilizzano per camuffare i link subdoli, pertanto fanno scattare un campanello di allarme nei filtri anti-spam.

Parole "spammose"
I filtri anti-spam cercano parole o frasi che possono sembrare troppo "commerciali". Ecco una lista di parole che ti consigliamo di non utilizzare, soprattutto nell'oggetto email:

  • proposta esclusiva
  • promozioni
  • prezzo migliore
  • scade oggi
  • tempo limitato
  • affrettati
  • non crederai ai tuoi occhi
  • regalo
  • prestito

e similari. Ricordati sempre che l'oggetto deve rappresentare quello che contiene l'email!

Molti punti esclamativi o TUTTO MAIUSCOLO
Si tratta di una pratica utilizzata dagli spammer, evitala! Un punto esclamativo ci aiuta a rafforzare il testo, ma esagerare lo rende fastidioso anche a livello di lettura - stessa cosa per il maiuscolo eccessivo.

Immagini
Il rapporto ideale tra testo e immagini è 60% testo, 40% immagini. Le newsletter con troppe immagini potrebbero finire in SPAM.

7. Segmenta i contatti

Ormai l'hai capito: la regola cardine per migliorare la deliverability è inviare contenuti veramente interessanti per chi li riceve e non deludere aspettative degli utenti! Più alto è l'engagement delle campagne, migliore sarà la reputazione del tuo mittente email e il tasso di recapitabilità.

Un trucchetto che ti consigliamo di utilizzare è la segmentazione dei clienti, ovvero "suddividere" in gruppi con caratteristiche comuni i tuoi contatti. Ci sono diversi criteri che puoi prendere in considerazione, come:

  • localizzazione geografica
  • dati demografici (genere, età, occupazione, ruolo famigliare...)
  • acquisti (cosa ha acquistato, quanto tempo fa)
  • spesa annuale (ha speso dai 0€ ai 100€/anno, dai 101€ ai 500€/anno, dai 501€ in su l'anno)
  • contenuti/argomenti verso i quali l'utente dimostra interesse

In Smshosting puoi usare le liste filtrate, che ti permettono di selezionare i campi che desideri ed utilizzarli per "filtrare" i contatti 👇 deliverability_segmentazione

8. Invii regolari

Posso inviare due newsletter all'anno? A livello tecnico sì, certo che puoi. A livello strategico, ti consigliamo di mantenere una frequenza d'invio più elevata e costante. Perché?

Creare un'abitudine è un'ottimo modo per migliorare i risultati. Spieghiamoci meglio: se i tuoi utenti riceveranno ogni giovedì alle 12:00 la tua newsletter, si ricorderanno di questo appuntamento settimanale.
Se sono interessanti ai tuoi contenuti, magari non avranno in mente il giorno esatto, ma si aspetteranno un tuo messaggio.

La frequenza e regolarità d'invio aiuta la deliverability, perché più gli utenti interagiscono con le email, migliore sarà anche il tasso di recapitabilità.

Qual è l'orario e il giorno migliore per l'invio? Dai un occhio a questo articolo per scoprire quando inviare le tue newsletter >

9. Piattaforma d'invio

Infine per migliorare la deliverability delle tue campagne di email marketing scegli una piattaforma d'invio sicura e affidabile.
Smshosting è un'azienda italiana, in cui lavoriamo costantemente per assicurare la deliverability delle email dei nostri clienti con specifiche azioni come:

  • verifica dei nuovi utenti che si registrano al servizio, con l'obiettivo di selezionare all'ingresso potenziali spammer ed eventualmente bloccarli
  • per le prime due settimane non permettiamo invii superiori a 30.000 email, per effettuare delle valutazioni sulla qualità delle rubriche utilizzate
  • controlliamo costantemente le blacklist più comuni per assicurarsi che i nostri IP non siano presenti. Nella remota eventualità che un nostro IP sia in una blacklist, procediamo ad uno smistamento automatico su altri IP per il tempo necessario alla gestione della blacklist.

Ed ora tocca a te!

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Hai qualche dubbio? Contatta la nostra assistenza gratuita a disposizione dal lunedì a venerdì:
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