Facebook Ads: obiettivi, costi e best practice (con esempi)

Stai davvero utilizzando le strategie di Facebook Ads più efficaci? Capiamo insieme come scegliere l'obiettivo, budget e consigli grafici.
Facebook ads
24 Novembre 2020
Stai davvero utilizzando le strategie di Facebook Ads più efficaci? Ne abbiamo parlato in questa intervista con Matteo Mangili, Facebook Advertiser Specialist. Abbiamo parlato di obiettivi, costi, creatività ed esempi di inserzioni vincenti.

✅ Se preferisci guardare la versione video dell'intervista, eccola:

Facebook Ads: le strategie più efficaci [per il 2021]

Stai davvero utilizzando le strategie di Facebook Ads più efficaci?

Facebook Ads: obiettivi

Marta: Ciao Matteo, grazie di essere qui oggi. Parto subito con la prima domanda: quando creo una campagna, Facebook mi presenta subito una lista di obiettivi, quali come faccio a capire quale obiettivi è meglio scegliere?

Matteo: Grazie a te Marta, sono molto felice di essere qui con voi oggi. Benissimo, partiamo dagli obiettivi delle nostre inserzioni Facebook, che ricordo sempre, ci aiutano ad ottimizzare i risultati del Facebook Marketing.
L'OBIETTIVO è la prima cosa che dobbiamo chiederci quando creiamo le campagne, dando per scontato che prima abbiamo fatto tutta l'analisi del target e della strategia di marketing a livello globale.

Dobbiamo capire qual è l'obiettivo aziendale e trasformarlo nell'obiettivo campagna più adatto. Se vogliamo più vendite non avrebbe senso impostare l'obiettivo Traffico, non ha nemmeno senso l'obiettivo Interazione, bisognerà impostare come obiettivo Conversione.

Vi mostro quali sono a mio parere gli obiettivi più interessanti, con qualche consiglio ed esempio per ogni obiettivo.

Facebook Ads: obiettivo Copertura

Matteo: Io partirei con un obiettivo molto sottovalutato che è l'obiettivo Copertura. In realtà questo si usa molto spesso in fase di remarketing perché ci permette di colpire tutta la nostra audience, indistintamente. Di solito con il remarketing si vanno a colpire per esempio gli ultimi visitatori del nostro sito negli ultimi 30 giorni.
Bene, se voglio colpirli tutti indifferentemente uso l'obiettivo copertura e aggiusto come voglio la frequenza - magari voglio mostrare quell'inserzione molte volte perché devo restare nella testa delle persone, oppure se vedo che la frequenza è troppo alta la posso abbassare.

Marta: Mi inserisco con una domanda: a tuo parere qual è la frequenza ideale da avere nelle nostre sponsorizzazioni Facebook?

Matteo: Dipende. Non ci sono dei dati specifici. Se io vi dicessi che la frequenza deve essere 1, 2, 3, 10, 20 sarebbe troppo semplicistico. Solitamente - però prendere quello che dico con le pinze - la frequenza settimanale per un pubblico freddo che non ci conosce potrebbe essere 3 massimo 4. Questo perché è un pubblico freddo, non sappiamo se ha interesse nel nostro prodotto e quindi è inutile mostrarglielo più di 3 o 4 volte a settimana.

Se invece il mio è un pubblico caldo - quindi ha visitato il mio sito o magari aggiunto un prodotto al carrello - dobbiamo far sì che acquisti. In questo caso possiamo mostrare l'inserzione anche 10-15 volte a settimana . Se noi non siamo ridondanti i clienti non si ricordano di noi!
Queste ovviamente sono indicazioni in linea di massima.

Facebook Ads: obiettivo Traffico

Matteo: Proseguendo vi direi che un obiettivo interessante, ma in negativo, è l'obiettivo traffico. Mi spiego: spesso viene utilizzato per mandare traffico sugli e-commerce, in realtà non è corretto, perché l'obiettivo traffico colpisce la fetta di pubblico propensa appunto a generare traffico - e non acquisti.

In questa slide vedete che all’interno di un cerchio bianco ci sono tre segmenti di pubblico con obiettivo Conversione, Videoviews e Traffico. Ogni obiettivo che noi scegliamo va a prendere una fetta di pubblico diversa dal nostro pubblico di riferimento, perciò in base all'obiettivo mostriamo l'annuncio a persone diverse.

Se vogliamo vendere e andiamo a colpire persone propense a fare traffico, cioè a visitare un sito, un blog, è normale che poi non ci siano vendite.

Facebook Ads: obiettivo Visualizzazioni del Video

Un altro obiettivo interessante è Visualizzazioni del video. Lo uso spesso per mostrare un bel video che magari abbiamo realizzato o uno che è già sul sito. Lo carichiamo e facciamo girare su Facebook, perché i video sono sempre più presenti nelle nostre vite e molto più impattanti rispetto alle immagini.

Il video, inoltre, ci consente di fare il remarketing sulla percentuale di visualizzazioni del video. Se io mostro un video di un minuto e voglio colpire le persone che hanno visto il 25 – 50 - 75 % del video posso farlo. Ovviamente più la persona guarderà il video più sarà in target e potenzialmente interessata.

Facebook Ads: obiettivo Messaggi

Matteo: L’obiettivo Messaggi lo uso praticamente sempre nel local marketing, cioè per le attività locali (il piccolo negozietto del paese, il panificio, il ristorantino), perché ci permettono di interagire coi nostri potenziali clienti instaurando una relazione.

Per esempio l'utente potrebbe chiedere: a che ora aprite stasera, qual è il vostro menu ecc... Se poi a Messenger colleghiamo anche un chatbot possiamo poi andare a fare azioni più specifiche, come l'ordine di un prodotto.

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FACEBOOK ADS per attività locali: consigli pratici

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Facebook Ads: obiettivo Conversioni

Matteo: Se abbiamo un e-commerce l'obiettivo Conversioni è il miglior obiettivo, perché va a prendere proprio chi è propenso a svolgere una conversione. Attenzione, la conversione non è per forza un acquisto, potrebbe essere un’aggiunta al carrello, una visualizzazione di contenuto, un inizio di checkout, può essere tante cose, anche una conversione contatto, utilissima per fare lead generation..

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Marta: Se ho un catalogo di prodotti su Facebook mi conviene impostare come obiettivo Conversione o Vendita di prodotti a catalogo?

Matteo: Se hai un bel catalogo ti conviene impostare "Vendita di prodotti a catalogo" perché in questo modo possiamo mostrare un prodotto specifico a una persona che ha svolto una determinata azione.
Quando andiamo per esempio su siti come Amazon o Zalando e dopo 5 minuti entrando su Facebook vediamo gli stessi prodotti, ecco, questa inserzione è creata con la vendita del prodotto del catalogo, tramite le DPA (Dynamic Product Ads o Inserzioni Dinamiche di Facebook).

Facebook Ads: costi

Marta: Ci dai qualche indicazione a livello di budget? Come possiamo stabilire il costo delle Facebook Ads?

Matteo: Anche qui mi verrebbe da dirti "dipende". Non è semplice stabilire un budget così a priori. Alcuni esperti dicono che sotto i 100 euro al giorno non si può far advertising.
Mi rendo conto che tantissime aziende non hanno questo budget da spendere mensilmente, per mia esperienza posso dire che anche spendendo 5 euro al giorno si possono ottenere dei risultati.

Ovvio che più budget spendiamo, più Facebook ci aiuta, perché ovviamente Facebook dà la priorità a chi spende di più come i grandi brand. Vi dirò che ho ottenuto comunque grandi risultati con tantissime attività locali spendendo 5 euro al giorno, 150 euro al mese. Per meno di 5 euro al giorno sconsiglierei di fare inserzioni Facebook.
É chiaro che se dobbiamo vendere un prodotto in tutta Italia sul nostro e-commerce con 5 euro al giorno non ce la faremmo mai, ma per una pubblicità locale in un raggio di 10-15 km potrebbe portarci risultati.

Facebook Ads: 3 Consigli per le tue grafiche

Marta: Ci dai anche qualche consiglio sulla realizzazione delle creativtà?

Matteo: Vi ho portato 3 consigli per le vostre grafiche che potrebbero darvi una mano per quanto riguarda la creatività delle inserzioni. Vediamoli insieme.

1. Elementi pronti all'uso Circa il 90% della popolazione utilizza la mano destra come dominante e quindi nel proporre la grafica della tazzina è più corretto posizionare la stessa con il manico a destra. Nell’esempio delle scarpe è più corretto fotografare le scarpe nel senso in cui noi le indossiamo, oppure per un libro ha più efficacia se lo stesso viene fotografato in mano e non su un tavolo.

2. Orienta lo sguardo verso le CTA Quando inseriamo una call to action nell'immagine, è importante che il protagonista della foto guardi nella direzione del "clicca qui". In questo modo, per l'utente finale sarà più naturale compiere l'azione.

3. Benefici, non caratteristiche Infine, ricordiamoci sempre che all'utente non interessano le caratteristiche dal prodotto, ma i benefici che questo gli porta. Nell’esempio del pc è molto importante far capire al potenziale cliente i benefici che può portare l’acquisto del prodotto e non elencare tutte le sue caratteristiche.

💡 Consigliato: lo sapevi che Canva è un programma online per la realizzazione di grafiche, anche per i social? Ecco un articolo che ti spiega nel dettaglio come usare Canva 👉

Facebook Ads Esempi

Matteo: Infine per concludere ecco tre esempi di creatività impattanti :

  • Huel - azienda di integratori alimentari - che in questa creatività riassume tutti i tutti i benefici del loro prodotto (175 benefici)
  • l'Ads di Enistein Marketer è interessante per l'immagine d'impatto, che vuole significare l'essere "schiacciati" dalla concorrenza
  • Google Ads, che offre 75£ di credito gratuito presentando un’immagine domestica e invitando a cliccare.

💡 Consigliato: come creare un'inserzione su Facebook Ads che sia davvero vincente? Ecco altri > esempi di Facebook Ads, che abbiamo analizzato con Micheal Vittori.

Marta: Vedo che queste creatività, nello specifico quella della Huel, ha molto testo. Esiste ancora il limite di testo nelle grafiche?

Matteo: In realtà fino a due mesi fa c’era il limite di testo del 20%, non potevi scrivere tanto sulle grafiche. Ora questo limite è stato rimosso, però meno testo mettiamo e meglio è, per il rischio di presentare grafiche non gradevoli e confusionarie.

Facebook Ads KPI

Marta: Dopo aver terminato la nostra campagna come possiamo controllarne i risultati e profitti?

Matteo: La prima metrica da tenere d’occhio è il costo per risultato: quanto stiamo pagando per un acquisto? Oppure per un messaggio? O per un’interazione?

La seconda è la frequenza: se è troppo bassa le persone si dimenticheranno facilmente di noi, se è troppo alta le persone si stancheranno di noi e quindi bisogna trovare il giusto equilibrio.
Il consiglio è quello di cambiare spesso le proprie creatività facendo in modo che la gente non si annoi, per non incorrere nella così detta "Ad Fatigue".

La terza metrica è il CTR (Click Through Rate), cioè la percentuale di persone che cliccano sulle inserzioni. Se il CTR è alto significa che la vostra inserzione attira l’attenzione durante lo scroll dei vari post su Facebook. Al contrario se è basso non funziona e potrebbe essere un problema di grafica o di target.
Il CPM è invece il costo per 1000 impression, quanto ci costa posizionarci 1000 volte nel feed delle persone, se costa tanto significa che c’è molta competizione.

Facebook Ads: Q&A

Marta: É meglio creare post ex-novo oppure sponsorizzare i post esistenti?

Matteo: É molto comodo per le persone sponsorizzare i post con il metti in evidenza, ma io questo lo sconsiglio assolutamente.
Quindi come primo consiglio, realizziamo sempre le nostre inserzioni dal Business Manager.

Le inserzioni che creiamo direttamente dal Business Manager - quelli che chiamiamo Dark Post - hanno il vantaggio di poter essere modificati nel corso della sponsorizzazione.
Se invece sponsorizziamo un post esistente, il pro è che aumentiamo le interazioni di un post visibile.

Marta: Per quanto riguarda Instagram può essere utile sponsorizzare dei post già presenti per magari aumentare i propri follower

Matteo: Assolutamente sì, in questo caso conviene utilizzare l’app con la possibilità di inserire la call to action Visita il Profilo. Facendo questo dal Business Manager questa operazione è più complessa.

Marta: Riguardo la fase di apprendimento, in quale momento mi consigli di cambiare la creatività?

Matteo: Conviene testare le inserzioni e magari aspettare le 8.000 impression e vedere se funziona o meno e se porta conversioni. In caso positivo si potrebbe magari riproporla cambiando solo l’immagine. Se non funziona conviene spegnerla e crearne un’altra.


Grazie Matteo per l'interessante intervista!

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